News di Terre dell'Etruria

Il caldo e la siccità stanno compromettendo la stagione delle olive: si prospettano perdite del 30 e anche del 40 per cento

Il cambiamento climatico sta mettendo a dura prova anche il settore olivicolo. Con eventi meteo estremi, la cui frequenza aumenta costantemente e la cui intensità spesso è distruttiva, si sviluppano forti stress idrici. La ricerca in campo agronomico sta lavorando  al miglioramento genetico cercando di individuare varietà già esistenti o di produrne altre che potrebbero rivelarsi molto più resistenti agli stress climatici di quelle attualmente coltivate.

Per l’annata 2022 in particolare, da una analisi effettuata dall’Agronomo Paolo Granchi, esperto del settore, la riduzione di produzione sul solo frantoio di Donoratico per le grosse aziende si attesterebbe tra il 20% e il 30%, mentre le olivete irrigate (che sono circa il 30% delle olivete totali) hanno mantenuto livelli produttivi in linea con il 2020. La zona collinare evidenzia un importante riduzione produttiva (fino al 40%).
Nella zona di San Vincenzo, collina e pianura, il calo produttivo stimato si può ritenere mediamente intorno al 30-40 % per le scarsissime precipitazioni registrate (70 mm da inizio anno ad oggi). Stessa situazione  al Frantoio Vignale nell’area di Suvereto, Campiglia, a parte rare eccezioni ove si è fatto uso di caolino e irrigazione.

 

di @terreturia, lunedi 1 agosto 2022