Rosso Morellino: degustazioni e wine tour sotto la guida di Filippo Bartolotta
(a cura di Emanuele Creatini)
Lunedì 9 maggio, Scansano – Una Masterclass di grande successo quello che si è tenuta lunedì 9 maggio, organizzata dal Consorzio Tutela Morellino di Scansano all’interno dell’evento Rosso Morellino. A guidare il tutto Filippo Bartolotta, giornalista e degustatore di fama internazionale, che ha tenuto in modo eccelso il palco accompagnando i presenti in eccezionali wine tour nelle terre del Morellino, degustando vini provenienti da oltre 40 cantine del territorio e conoscendo i vari produttori.
Un evento veramente ben riuscito quello che si è tenuto nell’edificio delle ex scuole elementari di Scansano, che ha visto un’ottima affluenza ed un’organizzazione impeccabile in ogni suo aspetto. Importanti sono stati anche i momenti di confronto in cui i rappresentati del Consorzio hanno presentato le azioni che stanno attuando per sviluppare un’offerta enoturistica legata all’identità storica e naturalistica della Maremma. Terre dell’Etruria non poteva certo mancare ad una manifestazione così importante e quindi, con Giulio Fontana, responsabile del settore oleario e vitivinicolo della cooperativa, ha preso parte all’incontro con il Giogo, il nostro rosso 100% “Morellino” DOCG.
“Il nostro progetto è iniziato nel 2015 con una prima mappatura di quelli che erano i territori dei nostri soci, circa 60 viticoltori – dice Giulio Fontana – Un progetto che abbiamo iniziato con coraggio dalle parti di Alberese, dove abbiamo messo il primo autoctono Ansonica, continuato con il Vermentino, con la riscoperta del Ciliegiolo, fino ad arrivare nella zona di Scansano con il Morellino. Questo percorso ha poi ben presto intrapreso una strada importante, ossia quella della trasparenza e della tracciabilità di ogni vigneto e della sua produzione – continua ancora Fontana – Grazie ad un Qr code dietro ogni bottiglia, il cliente può conoscere la storia del vino e del vitigno, come è stato prodotto e capisce il reale valore che c’è dietro tutto questo. La volontà finale, comunque, è quella di elevare il nome del vino cooperativo e farlo percepire per quello che è realmente, ossia un prodotto di qualità. Il nostro valora aggiunto – conclude il nostro responsabile vitivinicolo– è che abbiamo 100 h di vigneti per circa 60 soci. Questo vuol dire che ognuno di questi gestisce circa 1,5 h di terreno. Ogni mattina vanno personalmente in campo e curano in prima persona il tutto. Questo ci aiuta a mantenere una qualità elevata ed una forte attenzione a tutti i passaggi e i dettagli della produzione”.
Siamo molto soddisfatti del lavoro che stiamo portando avanti in questa filiera. Eventi come questo danno sicuramente risalto alle nostre produzioni e siamo felici che le nostre etichette siano sempre molto apprezzate. La strada da fare è ancora tanta, ma per il momento raccogliamo con orgoglio ciò che abbiamo seminato in questi anni.